Carnage (2011)
Regia:Roman Polański
Fotografia:Pawel
Edelman
Musiche:Alexandre
Desplat
Scenografia Dean
Tavoularis
Jodie Foster: Penelope Longstreet
Kate
Winslet: Nancy Cowan
John C.
Reilly: Michael Longstreet
Christoph Waltz: Alan Cowan
Due coppie di genitori si
incontrano per appianare i conflitti sorti fra i loro figli, Zachary e Ethan,
in seguito ad un acceso litigio nel parco. I Longstreet (John C. Reilly e Jodie
Foster), esponenti progressisti della middleclass di Brooklyn, invitano nel
loro appartamento i Cowan (Christoph Waltz e Kate Winslet), perfetti yuppie
degli anni dieci, nel tentativo di discutere sui provvedimenti da prendere in
seguito all'“incidente”.
Così, basta poco perché un
pomeriggio ricco di convenevoli fra persone bene educate, si trasformi in un
gioco al massacro che mette in evidenza tutte le ipocrisie, l'odio animalesco,
e la profonda intolleranza che si celano sotto buonismo imperante nella società
contemporanea.
Polanski traspone in pellicola
l'opera teatrale Le Dieu du carnage
del premio Moliere Yasmina Reza, conservandone intatta l'idea, facendo leva
sulla sceneggiatura straordinariamente efficace e divertente, e potendo
avvalersi di una nomination e tre premi Oscar (di cui un Waltz immenso) per
mettere in scena questo dramma della vita quotidiana.
Il film, infatti, impreziosito da
magnifiche inquadrature corali, conduce ad una profonda riflessione sulla reale
– e meschina! – natura dell'uomo, forse troppo impegnato nei miliardi di
microscopiche faccende con cui cerca di occuparsi, per fermarsi a riflettere
sulla propria insoddisfazione e provvedere a rimediare in qualche modo.
I quattro personaggi sembrano
delle bombe cariche di frustazioni, malumori, ansie e nevrosi che attendono
solo che qualcosa le inneschi per poter esplodere in tutta la propria violenza.
Quando accade – ed è un
crocerossinismo maleodorante e affettato a scatenare il “massacro”, in un
climax ascendente di piccole crudeltà prima verbali e poi fisiche –, nessuno
riesce a capacitarsi di aver perso il controllo, tutti chiedono perdono a
tutti, ma poi ricominciano a fomentarsi reciprocamente, quasi come se ci
avessero preso gusto a vomitarsi addosso torte di pere e mele, a lanciarsi
oggetti, e a insultarsi.
Carnage è una rappresentazione
amara, ma per niente paradossale, di ciò che le persone sono disposte a fare
pur di mettere in salvo loro stesse, pur di far trionfare il loro egoismo ed
ergere i loro deliranti solipsismi a dogmi, pur di fingere soltanto di
interessarsi agli altri senza mai tentare neanche di farlo.
L'inquadratura finale, un lungo
campo sul parco in cui i due ragazzini giocano, è il tocco di grazia di
Polanski. Come a dire: noi prima ci picchiamo e poi facciamo pace, ma voi?
VOTO 8/10
Luigi Scarano
Pier Lorenzo Pisano
Marco Fiorillo
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