Come si chiudeva Gennaio, allo stesso modo comincia Febbraio:
all’ombra delle ambite candidature alle statuine degli Oscar. Un fine settimana
ricco e qualitativo: scopriamone insieme i protagonisti.
I PROTAGONISTI
Fa incetta di nomination (11 per la precisione, tra cui Miglior Film e
Miglior Regista) l’ultima fatica di Martin Scorsere “Hugo Cabret”. La pellicola, tratta dal romanzo di Brian Selznick
“La Straordinaria Invenzione di Hugo Cabret”, racconta di un piccolo orfano,
Hugo Cabret appunto, che vive segretamente nella stazione di Montparnasser
nella Parigi degli anni ‘30: l’unica cosa che possiede è un automa, lasciatogli
dal padre, che tenterà di riassestare con l’aiuto di Georges Melies e di
Isabelle. Quando uno dei film-maker che hanno fatto la storia del Grande
Schermo incontra la miglior tecnologia grafica presente sul mercato, ciò che ne
risulta non può essere definito semplicemente un film per bambini: sceneggiato
da John Logan, musicato da Howard Shore ed interpretato da un cast variegato e
validissimo, definirlo un kolossal non sembra riduttivo.
Grande escluso delle più recenti candidature è, invece, “Millenium- Uomini che odiano le Donne”.
Ambientato in Svezia nel 2006, il film ruota attorno alle figure di Mikael
Blomkvist, giornalista quarantenne, e Lisbeth Salander, hacker ventiquattrenne
tra il punk e il disadattato: insieme dovranno indagare su una serie di omicidi
verificatisi nel ventennio ’40- ’60 e legati alla famiglia Vanger. Dopo lo
spettacolare successo del romanzo di Sties Larsonn “Uomini che odiano le
Donne”, pensare che potesse bastare un’unica riduzione cinematografica,
l’omonima pellicola di Niels Arden Oploe del 2009, lungi dall’americano
costume. Ci pensa allora David Fincher, da sempre affascinato dal crimine e dall’oscuro,
che si associa la penna dell’ottimo Steven Zaillian e la coppia Daniel Craig –
Rooney Mara.
Sempre dagli States arriva “I
Muppet”, nuova avventura dei famosi pupazzi di Jim Henson: il petroliere
Tex Richman sta per demolire l’ormai fatiscente teatro dei Muppet: devono,
allora, intervenire Gary, Mary e Walter che decidono di rimettere insieme la
banda ed organizzare una maratona Telethon. A dodici anni da “I Muppet venuti
dallo Spazio”, assistiamo al loro ritorno al Grande Schermo, diretti per l’occasione
da Jim Bobin: la scelta di coniugare le vicende delle marionette e quelle umane
risulta il vero collante del girato.
Oltre alla coppia protagonista, costituita da Jason Seagal (anche
sceneggiatore) e Amy Adams, il cast è arricchito da numerosissimi camei, da
Jack Black a Whoopi Goldberg, da Neil Patrick Harris a Selena Gomez.
Dal Vecchio Continente arrivano, invece, “Polisse” e “Sulla Strada di
Casa”. Produzione francese dalle tinte fosche, “Polisse” racconta della
straziante routine degli agenti dell’Unità Protezione Infantile della polizia
parigina. Affascinata da un documentario, la regista Mainwenn Le Besco,
coordinata dallo sceneggiatore Emmanuelle Bercot, mette su celluloide una
storia cruda, fatta di violenza, forza d’animo e speranza. Ottime le
prerogative, meno riuscito il prodotto ultimo. Arriva dall’Italia, invece,
“Sulla Strada di Casa”, incentrato sulla figura di Alberto, impresario, padre e
marito che decide di arrotondare i conti facendo da corriere ad alcuni
criminali; durante il secondo viaggio qualcosa, però, va storto e la sua
famiglia viene presa in ostaggio. Opera prima e pluripremiata di Emiliano
Corapi che, con un budget modesto e senza alcun effetto speciale, riesce
comunque ad appassionare gli spettatori: è la vita d’un italiano medio
costretto a liberarsi del suo senso del giusto per tirare avanti. È una nuova
angolazione della stessa ripresa: quella di un’Italia ormai allo sbando. Oltre
all’ottimo lavoro dietro le telecamere, da segnalare anche la prestazione dei
due protagonisti Vinicio Marchioni e Daniele Liotti, cui si accompagna la più
popolare Claudia Pandolfi.
Dulcis in fundo, l’ultima produzione d’oltre oceano “Hesher è stato qui”. Il giovane T.J.,
già pesantemente provato dalla morte della madre cui si accompagna la
depressione del padre, viene ulteriormente sconvolto dall’arrivo tra le mura
domestiche di Hesher: capelli lunghi, troppi tatuaggi e imprevedibilmente
volgare. La pellicola di Spencer Susser riprende un tema ormai caro al Grande Schermo,
svolgendo però il proprio personale iter: se l’inizio era dei migliori,
complice l’ottima prova del trio protagonista, il lavoro di Susser si perde in
un lieto fine estremamente mieloso e poco coerente col resto del girato.
LE SORPRESE
Rappresentano la nuova generazione di interpreti Asa Butterfield e
Chloe Moretz. Inglese d’origine, Butterfield cominciò a recitare all’età di
sette anni ma è nel 2008 che il suo talento scoppia con “Il Bambino col pigiamo
a righe”; ultimamente, è stato scelto per interpretare il piccolo Mordred nella
serie televisiva “Merlin”. Anch’essa del 1997, la statunitense Chloe vanta
qualche lavoro in più all’attivo: dopo “Amityville Horror” e “The Eye”, arrivò
la definitiva affermazione con “Kick Ass” e “Blood Story”.
I FLOP E I TOP
Scopriamo ora chi finisce dietro la lavagna questo fine settimana:
3°.
Solo un richiamo per David Fincher. Il regista, escluso a sorpresa dalle candidature
agli ormai prossimi Oscar, sceglie di riprendere una storia già protagonista
sul Grande Schermo: se l’impegno profuso rende giustizia al risultato finale,
da uno come Fincher ci si aspetterebbe almeno un’idea originale.
2°.
Secondo gradino del podio per Mainwenn le Besco. La regista di
“Polisse”, storpia la sua pulita direzione cercando di ampliare troppo
macchinosamente il sottobosco emotivo della propria vicenda.
1°.
Peggiore della settimana è Spencer Susser. Quasi parallelamente alla le Besco, anche Susser
comincia bene e termina male: dopo aver dato una precisa impronta alla propria
pellicola non ne rimane coerente, in favore d’un finale scontato e modaiolo.
Arrivano un po’ preannunciate le assegnazioni a migliori del weekend:
3°.
Medaglia di bronzo a Emiliano Corapi. Affiancandosi a Giuliano Montaldo e al suo
“L’Industriale, il direttore de “Sulla Strada di Casa”si iscrive nel filone di
film- makers che ha fatto dell’ ”Italia dei poveri” una forma d’arte,
aggiungendo qualità tecnica e narrativa al cinema nostrano.
2°.
Il secondo posto del podio è occupato da Rooney Mara. La bella statunitense,
sbocciata definitivamente nel 2010 partecipando a “Nightmare” e “The Social
Network”, dimostra di meritare in pieno la candidatura a Miglior Attrice
Protagonista: basterebbe citare l’estremo trattamento estetico cui si è
sottoposta per entrare nel personaggio.
1°.
Più che scontata la nomina a migliore della
settimana di Martin Scorsese. Lo
straordinario impegno profuso in “Hugo Cabret” è solo la summa d’una vita
dedicata interamente al cinema: ringraziarlo è doveroso.
BOX OFFICE
Il dominio di Bisio e Siano continua imperterrito: la coppia comica
riesce a raggiungere quota 24.180.505€. Tra le nuove uscite, invece, riesce a
ritagliarsi un posticino in vetta solo “Hugo Cabret”, con 1.764.073€, mentre
deludono “Millenium- Uomini che odiano le Donne”, fermo a quota 905.230, e “I
Muppet”, a 149.318€.
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano