Steven Seagal: Elijah Kane
William Stewart: Andre Mason
Sarah Lind: Sarah
Meghan Ory: Juliet
Warren Christie: Radner
Regia: Wayne Rose, Keoni Waxman,
Lauro Chartrand
Sceneggiatura:
Steven Seagal
Fotografia:
Nathan Wilson
Musiche: Carly Paradise
Scenografie: Andrew Deskin
Montaggio: Trevor Mirosh
Durante le fasi mattutine di un rave, una giovane ragazza rimane
uccisa dopo l’assunzione di sostante stupefacenti e due uomini vengono
inseguiti e fermati dalla SIU al completo: a mancare all’appello è Radner
(Warren Christie), sostituito dall’agente Geitz, nipote del sindaco e compagno
promissorio di Sarah (Sarah Lind). La nuova droga continua a mietere vittime: i
cadaveri vengono presto associati a Paul Franco e suo figlio Tommy. Geitz
intanto si guadagna la pagnotta: riesce a strappare informazioni utili riguardo
i nuovi spacciatori e la loro sede. Ma le notizie rinvenute hanno un caro
prezzo: mentre lui finisce in una sparatoria che lo metterà fuori gioco per un
po’, la sua informatrice del reparto Anti Droga viene assassinata.
Rimane tempo per le vicende personali di Mason (William Stewart), che
rivela i gravi problemi respiratori e viene lasciato dalla moglie incinta,
preoccupata della continua assenza e dei pericoli giornalieri del marito.
Al di là delle considerazioni del caso, quest’ultimo episodio di “True
Justice” ci permette di fare un bilancio dell’intero progetto. Se sul giudizio
ultimo pesa il format scelto per la distribuzione italiana (sei film
racchiudono l’intera stagione, trasmessa come una regolare serie in USA),
certamente averne rispettato le caratteristiche seriali sarebbe servito
veramente a poco: sembra di vedere la brutta copia dei più famosi titolo del
Piccolo Schermo, su tutti “CSI” e “The Shield”, arricchita dalla prepotente
presenza di Steven Seagal, anima del girato davanti e dietro le telecamere.
Sono lontani i tempi della coda di cavallo e dei calci imbattibili, arrivato
ormai a sessant’anni, il picchiatore di Lansing dovrebbe decidersi ad “appendere i ciak al chiodo”.
Marco
Fiorillo
Pier Lorenzo
Pisano
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