Se l’inizio dell’anno aveva portato tanta qualità, gennaio si conclude
con un’esplosione di talento e fascino nelle sale cinematografiche. Andiamo a
conoscere i protagonisti dell’ultimo weekend del mese.
I PROTAGONISTI
A sedici anni dall’uscita nelle sale del primo capitolo della saga,
Tom Cruise ritorna a vestire i panni dell’agente segreto Ethan Hunt nell’ultimo
“Mission Impossible- Protocollo Fantasma”.
Questa volta, Hunt e gli ultimi agenti della IMF devono fare i conti con un mandato d’arresto emesso a
seguito della distruzione del Cremlino, durante una loro operazione: il governo
americano riesce a proteggerli attivando il “protocollo fantasma”, dando a Hunt
e compagni l’opportunità di affrontare il terrorista sovietico Kurt Hendricks.
Dopo la spy-story di Brian de Palma, lo stile adrenalinico di John Woo e
l’articolata trama di J.J. Abrams, le missioni impossibili passano nelle mani
di Brad Bird, genio della Pixar (Premio Oscar per “Gli Incredibili” e
“Ratatouille”), alla sua prima esperienza con attori in carne ed ossa: il cast,
la presenza di Abrams, questa volta in veste di produttore, e il supporto
digitale della Industriale Light&Magic gli hanno facilitato il lavoro.
Arriva sempre dagli States una delle pellicole protagoniste delle
ultimissime nominations ai Golden Globe, “L’Arte
dei Vincere”. Primo attore della vicenda è Brad Pitt, nei panni di una ex
promessa del baseball professionistico, oramai impegnato come General Manager
di una squadra di media classifica e di medie ambizioni: la sua voglia di
vincere, però, cambierà radicalmente le sorti del team. Lungi dall’essere la
classica vicenda sportiva “all’americana”, “L’Arte di Vincere” si rivela un
racconto di vita emozionante e vivido, impreziosito dalla conduzione tecnica
dell’entourage tutto e dalle ottime prestazioni attoriali. A dimostrarne la
qualità ben sei candidature, tra cui la più ambita a Miglior Film.
Arriva, invece, dal Regno Unito “The
Iron Lady”. La pellicola ripercorre la vita dell’ex primo ministro
britannico Margaret Thatcher, dall’infanzia all’insediamento politico, fino ai
giorni precedenti la Guerra delle Falkland. Nonostante l’impegno profuso e i
nomi cui si associa, la pellicola piace ma non esageratamente: Meryl Streep
caratterizza poco la sua Margaret ( non a caso la sua candidatura a Miglior
Attrice Protagonista è una delle più discusse) mentre della conduzione di
Phyllida Lloyd merita menzione solo il
punto di vista adottato, più personale e meno politico. Un compitino svolto
bene ma nulla di più.
Ci spostiamo, poi, a Sarajevo da cui proviene “Il Sentiero”. Luna e Amar conducono una vita modesta, sono felici e
cercano di avere un figlio ricorrendo all’inseminazione artificiale. Amar,
però, perde il lavoro e si associa ad una comunità mussulmana che gli offre
lavoro come insegnate d’informatica: le strade dei due innamorati si
allontanano progressivamente. Il film è diretto da Jasmila Zbanic che, forte
dell’Orso d’Oro vinto con “Il Segreto di Esma”, ritorna ad affrontare il tema
femminilità&integrazione, focalizzando l’attenzione sui diversi trattamenti
che caratterizzano Occidente e Oriente.
Infine, un made in Italy che continua la striscia positiva nostrana. “A.C.A.B.” racconta di Negro, Mazinga e
Cobra, tre poliziotti antisommossa, tre compagni di lavoro e di vita chiamati
ad intervenire laddove l’ordine e i codici lasciano spazio a scudo e
manganello. Profondamente emozionante e realistico, e , soprattutto, lontano
dai film d’azione alla poliziotti anni ’80, la storia, raccontata da Carlo
Bonini su carta, prima, e da Stefano Sollima su celluloide, poi, è il racconto
giornaliero di chi fa dell’equilibrio mentale l’unico modo per continuare a
vivere, rimanendo protagonisti delle pagine più nere della cronaca nostrana.
Sotto l’elmo, i volti di Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini,
responsabili d’un’ottima prova, cui si aggiunge il giovane Domenico Diele.
LE SORPRESE
Piacevolissima sorpresa del fine settimana è Jonah Hill. Classe 1983 e di origini ebree, Hill ebbe la sua prima
occasione durante gli anni degli studi, quando la sua amicizia con i figli di
Dustin Hoffman gli diede la possibilità di partecipare a “I Love Huckabees- Le
Strane Coincidenze della Vita”, suo debutto cinematografico nel 2004. Da allora
ha continuato ad adoperarsi sia in vesti di attore che di sceneggiatore, fino
alla sua interpretazione in “L’Arte di Vincere”: la candidatura a Miglior
Attore non protagonista, ottenuta proprio affiancando Brad Pitt, altro non è
che il risultato dell’equazione.
I FLOP E I TOP
Minor quantità e elevata qualità mettono seriamente in difficoltà
quando c’è da stabilire chi è piaciuto di meno:
3°.
L’ultimo gradino lo occupa il senatore Tom Cruise. Fortemente criticato perché
non più economicamente valido come un tempo, Cruise è costretto a rivestire i
panni dello storico agente Ethan Hunt: per provare il suo valore deve lanciarsi
personalmente dall’edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa,
riconfermandosi uno dei migliori action-actor della piazza. Per accontentare
tutti bisogna proprio fare i “salti mortali”.
2°. Secondo tra i peggiori, Bennet Miller. Al regista di “L’arte di Vincere” va mosso un solo
appunto, l’aver utilizzato così poco il talento caratterista di Philip Seymour-
Hoffman, quasi assente al momento del montaggio finale.
1°.
Prima tra i cattivi, la veterana Meryl Streep. Dopo una vita
splendidamente consegnata all’arte del Cinema, Meryl viene meno all’ultima
uscita, proponendo una Margaret Thatcher scialba e scontata.
C’è l’imbarazzo della scelta, invece, nel segnalare i migliori di
quest’ultimo weekend di Gennaio:
3°.
Medaglia di bronzo a Jasmila Zbanic. La bosniaca fondatrice dell’associazione artistica
“Deblokada” fornisce nuovamente il proprio talentuoso apporto al Grande
Schermo.
2°. Più
vicino alla vetta è l’italiano Stefano
Sollima. Dopo i primi corti e l’esperienza da cameraman maturata in zone di
guerra, il regista romano si da alla fiction all’italiana prima di approdare al
lungometraggio proprio con “A.C.A.B.” nel 2012.
1°.
Medaglia d’oro al bello di Hollywood Brad Pitt. Conferma ciò che si dice per
i vini, gli anni che passano per Brad valgono solo in esperienza e talento:
restano di “vecchio” solo le rughe, ma
lui riesce a rendere belle anche quelle.
BOX OFFICE
Continua il dominio incontrastato della commedia italiana “Benvenuti
al Nord”, ormai arrivata a quota 20.873.036€. Tra le nuove uscite, si piazzano
in vetta il quarto episodio di “Mission Impossible” con 2.293.205€, “A.C.A.B.”
che porta a casa 1.104.192€ e “The Iron Lady” a quota 841.439€. Amaro in bocca
per “L’Arte di Vincere”: il misero bottino di 102.790€ non rende assolutamente
giustizia ad una pellicola meravigliosa, apprezzata in tutto il Mondo.
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano
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