Ryan
Gosling: Stephen Myers
George Clooney: Mike Morris
Evan Rachel Wood: Molly Stearn
Marisa
Tomei: Ida Horowicz
Paul
Giamatti: Tom Duffy
Philip Seymour Hoffman: Paul Harden
Jeffrey Wright: Senatore Thompson
Regia: George Clooney
Soggetto: Beau Willimon
Sceneggiatura:
George Clooney, Grant Heslov
Fotografia:
Phedon Papamichael
Musiche:
Alexandre Desplat
Scenografie:
Sharon Seymour
Produttore
Esecutivo: Leonardo di Caprio
Siamo alla vigilia delle primarie in Ohio, tappa fondamentale per la
corsa alla presidenza americana in cui si scontrano il Senatore Pullman e il
Governatore Morris (George Clooney). La campagna del governatore è guidata dal
veterano Paul (Philip Seymour Hoffman) e dal suo allievo, l’ambizioso e
brillante Stephen (Ryan Gosling). La purezza di ideali e sentimenti del giovane
Stephen verranno messa a dura prova quando Tom Duffy (Paul Giamatti), uomo di
fiducia di Pullman, gli chiederà di cambiare schieramento, preannunciando la
sconfitta in Ohio di Morris. A ciò si aggiungerà l’inaspettata telefonata
ricevuta da Molly (Evan Rachel Wood), stagista ed amante di Stephen. Tutto il
mondo del giovane sta per mostrare il suo vero volto, a Stephen la scelta di
adattarsi al cambiamento.
Prendendo le mosse dalla pièce teatrale di Beau Willimon, George
Clooney porta in scena il suo quarto lungometraggio, una pellicola magistrale
ed intensa. Nell’ “Era Obama”, quando sembra che tutta la cattiva politica sia
stata definitivamente osteggiata, Clooney squarcia nuovamente il velo, gettando
un occhio su meccanismi che Bruce Willis definirebbe duri a morire. “Le Idi di
Marzo” colpisce con forza il Mondo della Politica, senza risparmiarne nessun
protagonista: il politico perbene che cerca di nascondere i suoi peccatucci, il
giovane idealista costretto a cambiare, gli assistenti manipolatori e corrotti,
gli arrivisti bastardi e ricattatori, i media in cerca di scoop e scandali. È
una critica intelligente ed arguta condensata nella parabola di
Stephen/Gosling, una corsa verso un lieto fine che di lieto conserva poco: il
giovane ottiene ciò che vuole ma il prezzo da pagare è la propria anima.
L’impeccabile tecnica registica di Clooney e l’arguta e tagliente sceneggiatura
di Heslov diventano strumenti perfetti per raccontare questa storia affascinante
e potente. Se poi vi aggiungiamo la fotografia di Papamichael e le musiche di
Despalt, anche ciò che poteva rimanere implicito restituisce l’anima del
girato.
Discorso a parte va fatto per il ricchissimo cast messo insieme da
Clooney. Protagonista assoluto è il talentuoso Ryan Gosling: entrato da poco
nell’Olimpo Hollywoodiano, ricordare le sue primissime apparizioni in “Mickey
Mouse Club” e “Young Hercules” danno prova della sua incredibile scalata. Al
suo fianco, oltre lo stesso Clooney nei panni del Governatore, due caratteristi
d’eccezioni come Paul Giamatti e Philip Seymour Hoffman, la giovane Evan Rachel
Wood, scoperta alcuni anni or sono da Ron Howard, cui si aggiunge un’ottima
Marisa Tomei.
Quando nel 44 a. C. veniva ucciso il tiranno Cesare, la violenza era
l’unico verbo della politica. Nel 2011, di quella politica sanguigna esiste
solo un vago ricordo: ora il proprio avversario va avvicinato con ricatti e con
menzogne, con cui si dovrà convivere per tutta la vita. È questa la realtà magnificamente
denunciata da “Le Idi di Marzo”.
VOTO 8/10
Marco
Fiorillo
Pier Lorenzo
Pisano
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