John Cusack: Edgar Allan Poe
Alice Eve: Emily Hamilton
Luke Evans: detective Emmet Fields
Brendan Gleeson: colonnello Hamilton
Kevin Mc Nally: Henry Maddux
Regia: James Mc Teigue
Sceneggiatura: Ben Livingston,
Hannah Shakespeare
Fotografia:
Danny Ruhlmann
Montaggio:
Niven Howie
Effetti
Speciali: Paul Stephenson, Szilvia Paros
Musiche:
Lucas Vidal
Scenografie:
Roger Ford
Baltimora, 1849. Le autorità rivengono i cadaveri di due donne, madre
e figlia. All’arrivo sulla scena, il detective Fields collega la vicenda ad uno
dei racconti di un intellettuale contemporaneo, Edgar Allan Poe. Squattrinato,
alcolizzato e già famosissimo, Poe viene contattato dal detective in merito
all’efferato crimine: dal quel momento, il sanguinario ammiratore di Poe
inviterà il poeta ad una caccia all’uomo, coinvolgendo la bella Emily, suo
unico amore.
A metà tra l’opera biografica e il thriller di derivazione letteraria,
“The Raven” (dal titolo della celebre opera “Il Corvo”) si propone, senza
riuscirvi fino in fondo, di rispettare entrambe le proprie anime, romanzando la
figura di uno degli intellettuali più famosi ed apprezzati.
Poe venne trovato delirante per le strade di Baltimora il 3 Ottobre
1849 e morì quattro giorni dopo; durante la notte precedente alla sua morte chiamò
più volte il nome Reynolds ma non sveliamo niente per tutti coloro che non
hanno ancora visto il film. Prendendo le mosse dalle poche notizie relative
alla dipartita del poeta, tutt’oggi ancora immotivata, il regista James Mc
Teigue costruisce un thriller cruento e tenebroso come le migliori pagine dello
scrittore, dividendosi tra lo humor nero e le sequenze movimentate alla
Sherlock Holmes e le atmosfere cupe e nebbiose alla Burton e facendo sfoggio di
ottima tecnica filmica, come preannunciato dal primo raccordo audio/visivo che
dal finale del film ci riporta all’inizio della vicenda. La preannunciata
caratterizzazione del poeta, “modernamente maledetto”, ed il finale fin troppo
scontato, trovano il contrappeso dell’utilizzo filmico della figura di Poe,
infilato in una storia che passa per molte delle sue storie.
L’anima biografica, caratterizzata dall’originale utilizzo non d’una
ma di varie opere di Poe, riceve maggior attenzione e lo spettatore viene
giustamente avvicinato all’intellettuale. Non si può dire lo stesso della fase
puramente narrativa, interessante per buona del girato ma fin troppo flebile
sul finire.
Cuori pulsanti del progetto, il regista ed il protagonista. Cineasta
australiano, James Mc Teigue cominciò a lavorare come assistente di produzione,
finendo al fianco dei Fratelli Wachowski durante le riprese della celeberrima
trilogia “Matrix” e, poco dopo, a quello di George Lucas in “Star Wars II-
L’attacco dei Cloni”; nel 2005 debuttò alla regia con “V per Vendetta”,
divenuto un piccolo kolossal e un biglietto da visito carico di aspettative,
aspettative non sempre rispettate a pieno nel proseguo della carriera (vedi
“Invasion” e “Ninjia Assassin”). Il suo “doppio” in scena è John Cusack: attore
e produttore statunitense d’origini irlandesi, veste i panni di Poe dopo
essersi reso famoso soprattutto per le svariate interpretazioni “leggere” da
commedia.
VOTO 6/10
Marco
Fiorillo
Pier Lorenzo
Pisano
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