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mercoledì 20 luglio 2011

A spasso nel sogno- 74° Compleanno di Cinecittà


Compie gli anni Cinecittà, ma sono gli “invitati” a ricevere il regalo. In occasione del suo 74° compleanno, la Casa Italiana del Cinema apre le porte a visitatori ed appassionati, mostrandosi per la prima volta ai non addetti ai lavori. Una storia di passione e dura dedizione, che comincia nei primi anni ’30, quando la cultura fascista fece del cinema uno dei propri mezzi di espressione e diffusione: le produzioni italiane cominciavano, così, a farsi strada nel panorama internazionale. Ad accogliere i “lavori in corso”, il primordiale istituto Cines, operativo fino al 1935, anno in cui un inspiegabile incendio mediatico pose le basi per l’inizio di una nuova era del grande schermo. Poco più tardi, venne individuato un terreno adatto all’edificazione di nuovi studi di riprese: il numero 1055 di Via Tuscolana si preparava ad accogliere Cinecittà.

Percorrere 100 metri all’interno di Cinecittà è un’esperienza visivamente affascinante.

Sotto i nostri piedi scorrono il pietrisco della Broadway dei primi del ‘900, l’asfalto della Roma moderna, l’Opus Reticulatum della Roma repubblicana. Gli imponenti set di “Gangs of New York” e del recente telefilm “Rome”, colpiscono per l’accuratezza certosina della ricostruzione, e nella loro effimera consistenza, vetroresina e travi di legno, racchiudono la magia dell’inganno cinematografico.

La mostra offre anche un approfondimento sull’elaborazione dei film, passo per passo. Fa del suo punto di forza i suggestivi costumi di produzioni leggendarie come “Cleopatra”, “L’ultimo imperatore”, “Il paziente inglese”, “Il nome della rosa”. Accompagna il visitatore attraverso le varie fasi della lavorazione fino alla postproduzione.

Si parla anche della storia di Cinecittà con le inedite riprese dei provini per la scuola di Cinema, dove riconosciamo attori di differenti generazioni, tra cui una giovanissima Raffaella Carrà ed un impacciato Scamarcio.

Momento di avvicinamento e conoscenza per i meno appassionati, la Mostra diviene, per chi del cinema ha fatto una parte della propria vita, un privilegio, un’occasione indimenticabile che non andrebbe persa. Se viste dall’esterno le mura di Cinecittà sono i confini di una misteriosa fabbrica dei sogni, all’interno abbracciano un mondo impalpabile e fragile, che esiste solo per poco tempo nella realtà ma rimane per sempre nelle menti e nei cuori degli spettatori di tutti i tempi.

Pier Lorenzo Pisano

Marco Fiorilo