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lunedì 20 febbraio 2012

…E ora parliamo di Kevin (2011)

Tilda Swinton: Eva
John C. Reilly: Franklin
Ezra Miller: Kevin

Regia: Lynne Ramsay
Soggetto: Lionel Shriner, Lynne Ramsay
Sceneggiatura: Rory Kinnear
Fotografia: Seamus McGarvey
Musiche: Jonny Greenwood
Montaggio: Joe Bini
Scenografie: Judy Becker




Eva  è una giovane donna in carriera che mette da parte tutte le proprie ambizioni professionali per ritirarsi alla vita di provincia col marito Franklin ed il figlio Kevin. Proprio l’innaturale costrizione, cui si sottopone la donna, determinerà l’istaurarsi di un rapporto profondamente conflittuale tra lei ed il piccolo, già dai primi mesi trascorsi nella culla. Col passare degli anni, le cose non faranno altro che peggiorare, dinanzi agli occhi ignari di Franklin, l’unico apparentemente in grado di rapportarsi al giovane, e a quelli innocenti della secondogenita Celia.

Per il suo terzo lungometraggio, la regista britannica Lynne Ramsay si immerge tra le pagine del romanzo di Lionel Shriner “Dobbiamo parlare di Kevin”, riducendo per il Grande Schermo una vicenda d’intensità estrema. È una tragedia quotidiana, di quelle che fanno da protagonista al notiziario delle 6 ma di cui si conoscono poco i meccanismi. È un percorso nell’universo femminile e nel miracolo della creazione, sondato in tutta la sua problematicità e responsabilità; è la storia d’una maternità conflittuale, di un bambino muto,  di un giovanotto disubbidiente, di un adolescente ribelle. Un amore diventa odio, una persona diventa mostro, e ciò che rimane sono due vite spezzate e tanto sangue da lavar via, dalle mani e dalle coscienze.
Se il racconto orchestrato dalla regista appare così vivido ed intenso, il merito spetta anche a Seamus McGarvey, Joe Bini e Jonny Greenwood, rispettivamente  direttori della fotografia, del montaggio e del commento sonoro: tutto intorno ad Eva è volutamente immerso in un bianco candore, in stridio col rosso che tempesta le inquadrature, in un reiteramento che colpisce lo stomaco permettendoci di non dimenticare mai la sofferenza ed il senso di colpa che dominano tutto il girato.
Discorso a parte vale per l’eccellente cast. Dopo qualche prova meno qualitativa, ritrova tutto il talento Tilda Swinton, responsabile d’una prova matura ed eccellente. Catalizza tutta l’attenzione su di se l’attrice britannica, permettendoci di scorgere solamente tutta la bravura della sua controparte in scena, il giovane Ezra Miller, di sicuro un altro dei protagonisti del Grande Schermo del domani. Le loro interpretazioni, sottoposte all’attenta direzione della Ramsay,  lasciano poco spazio alle parole ma liberano un cinema drammatico di pregevolissima fattura.

Presentato al Festival di Cannes, prima, e al Toronto International Film Festival, poi, “…E ora parliamo di Kevin” si aggiudica il premio al miglior film al London Film Festival 2011 ed al London Critics Film Awards 2012, mentre a Lynne Ramsay spetta il premio del British Independent Film Awards 2011.

VOTO 8/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

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