Mark Wahlberg: Chris Farraday
Kate Beckinsale: Kate Farraday
Ben Foster:
Sebastian Abney
Giovanni
Ribisi: Tim Briggs
J. K. Simmons: Capitano
Caleb Landry Jones: Andy
Diego Luna: Gonzalo
Regia:
Baltasar Kormakur
Soggetto:
Oskar Jonasson, Arnaldur Indriason
Sceneggiatura:
Aaron Guzikowski
Fotografia:
Barry Ackroyd
Musiche:
Clinton Shorter
Chris e Kate sono al matrimonio di un caro amico mentre il fratello
minore di lei, Andy, viene sorpreso dai doganieri mentre trasporta cinque chili
di cocaina di proprietà del malvivente Tim Briggs. Al lancio in mare del
prezioso carico segue il regolare pestaggio degli uomini di Briggs. Andy si
rivolge allora al cognato Chris, l’Houdini del contrabbando, oramai solo
installatore di impianti di sicurezza, amorevole padre e marito fedele. L’ex
delinquente prova a ragionare con l’attuale boss ma ottiene solo il
coinvolgimento di Kate e dei suoi ragazzi, affidati da Chris alle cure
dell’amico fraterno Sebastian mentre si prepara al suo ultimo trasporto, quello
che divide la sua famiglia dalla tragedia.
Un po’ “Swat” un po l’ “Ocean Eleven” dei poveri, una pellicola dal
sapore passato, di quel passato recente, quando erano di moda i poliziotti
culturisti e violenti e i criminali dal cuore d’oro e dal sorriso brillante. Kormakur riunisce nella stessa banda il
delinquente che ritrova la retta via dopo anni di perfetta criminalità, la
moglie innamorata e combattiva, il cognato troppo giovane e avventato, il
miglior amico “poco migliore” e il nuovo bosso tutto chiacchiere e insicurezza.
E poi, il colpo di scena che fa di “Contraband”, da film da guardia e ladri, un
gioco davvero interessante. “E’ quel genere di film che spero di vedere e di
cui non se ne fanno mai abbastanza” –ammette lo stesso Wahlberg, che continua
–“ Il motivo è che vogliono fare degli action ma dentro in genere non c’è
abbastanza carattere, non ti interessa molto dei personaggi. Così ho pensato
che se in questo avessimo messo un po’ di umorismo, sarebbe diventato molto
piacevole e divertente”.
“Contraband” si inserisce, così, in quella categoria di produzioni
medie che tanto arricchisce e finanzia la macchina cinematografica americana.
Ma di medio conserva ben poco, considerati l’ottimo script, la sagace e
dinamica regia e l’ottima prova generale, tra cui stona solo la poco amalgamata
Beckinsale.
La pellicola nasce dall’impegno di Mark Wahlberg nel riproporre in
versione statunitense “”Reykjavik- Rotterdam”, film del 2008, di cui fu
protagonista proprio Baltasar Kormakur, cui viene affidata la regia stessa di
“Contraband”. I 25 milioni messi a disposizione da Wahlberg fruttano eccome: 60
i milioni guadagnati a botteghino, accompagnati dall’ottima accoglienza della
critica. Per noi c’è da attendere ancora un po’, il 18 Maggio potremmo
ospitarlo nelle nostre sale.
VOTO 7/10
Marco
Fiorillo
Pier Lorenzo
Pisano
Nessun commento:
Posta un commento