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mercoledì 16 maggio 2012

Contraband (2012)

Mark Wahlberg: Chris Farraday
Kate Beckinsale: Kate Farraday
Ben Foster: Sebastian Abney
Giovanni Ribisi: Tim Briggs
J. K. Simmons: Capitano
Caleb Landry Jones: Andy
Diego Luna: Gonzalo

Regia: Baltasar Kormakur
Soggetto: Oskar Jonasson, Arnaldur Indriason
Sceneggiatura: Aaron Guzikowski
Fotografia: Barry Ackroyd
Musiche: Clinton Shorter

Chris e Kate sono al matrimonio di un caro amico mentre il fratello minore di lei, Andy, viene sorpreso dai doganieri mentre trasporta cinque chili di cocaina di proprietà del malvivente Tim Briggs. Al lancio in mare del prezioso carico segue il regolare pestaggio degli uomini di Briggs. Andy si rivolge allora al cognato Chris, l’Houdini del contrabbando, oramai solo installatore di impianti di sicurezza, amorevole padre e marito fedele. L’ex delinquente prova a ragionare con l’attuale boss ma ottiene solo il coinvolgimento di Kate e dei suoi ragazzi, affidati da Chris alle cure dell’amico fraterno Sebastian mentre si prepara al suo ultimo trasporto, quello che divide la sua famiglia dalla tragedia.

Un po’ “Swat” un po l’ “Ocean Eleven” dei poveri, una pellicola dal sapore passato, di quel passato recente, quando erano di moda i poliziotti culturisti e violenti e i criminali dal cuore d’oro e dal sorriso brillante.  Kormakur riunisce nella stessa banda il delinquente che ritrova la retta via dopo anni di perfetta criminalità, la moglie innamorata e combattiva, il cognato troppo giovane e avventato, il miglior amico “poco migliore” e il nuovo bosso tutto chiacchiere e insicurezza. E poi, il colpo di scena che fa di “Contraband”, da film da guardia e ladri, un gioco davvero interessante. “E’ quel genere di film che spero di vedere e di cui non se ne fanno mai abbastanza” –ammette lo stesso Wahlberg, che continua –“ Il motivo è che vogliono fare degli action ma dentro in genere non c’è abbastanza carattere, non ti interessa molto dei personaggi. Così ho pensato che se in questo avessimo messo un po’ di umorismo, sarebbe diventato molto piacevole e divertente”.
“Contraband” si inserisce, così, in quella categoria di produzioni medie che tanto arricchisce e finanzia la macchina cinematografica americana. Ma di medio conserva ben poco, considerati l’ottimo script, la sagace e dinamica regia e l’ottima prova generale, tra cui stona solo la poco amalgamata Beckinsale.

La pellicola nasce dall’impegno di Mark Wahlberg nel riproporre in versione statunitense “”Reykjavik- Rotterdam”, film del 2008, di cui fu protagonista proprio Baltasar Kormakur, cui viene affidata la regia stessa di “Contraband”. I 25 milioni messi a disposizione da Wahlberg fruttano eccome: 60 i milioni guadagnati a botteghino, accompagnati dall’ottima accoglienza della critica. Per noi c’è da attendere ancora un po’, il 18 Maggio potremmo ospitarlo nelle nostre sale.

VOTO 7/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano  

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