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mercoledì 8 giugno 2011

Un sogno per domani (2000)

Ciclo "Per non dimenticare": Eroi senza costume







Regia: Mimi Leder
Haley Joel Osment : Trevor McKinney
Helen Hunt : Arlene McKinney
Kevin Spacey : Eugene Simonet
Jay Mohr : Chris Chandler
James Caviezel : Jerry
Jon Bon Jovi : Mr. McKinney
Angie Dickinson : Grace
Marc Donato: Adam

Eugene Simonet (Kevin Spacey), un insegnante di scienze sociali, assegna ai suoi giovani studenti undicenni il compito di pensare se il mondo va loro bene così com’è o se hanno qualche idea per migliorarlo.
Trevor McKinney (Haley Joel Osment), col suo “passa-favore” riuscirà davvero a cambiare il mondo.

Tutta la vicenda ruota attorno al triangolo costituito dai tre protagonisti, Eugene, Trevor e sua madre Arlene (Helen Hunt): offrono delle interpretazioni intensissime e fanno sì che sullo schermo prendano forma i problemi sociali e personali che li affliggono. Nessuno ha avuto un’infanzia facile, nessuno riesce davvero a sentirsi bene con se stesso, tutti hanno scheletri nell’armadio e fuggono dai fantasmi del passato, ma la soluzione è proprio il “passa-favore” che permetterà ai protagonisti di avere il coraggio di fare scelte per sbloccare le loro drammatiche situazioni.

Ogni personaggio è delineato molto vividamente, probabilmente anche perché il film è un adattamento del romanzo “La formula del cuore” di Catherine Ryan Hyde. Da notare anche l’estrema originalità nel trattare tematiche di disagio sociale trite e ritrite in una nuova, positiva, chiave, anche se con un dramma di fondo.
Poiché i riflettori sono puntati sui tre protagonisti, ogni altra storia è di contorno all’interno del film,ma tutte convergeranno del drammatico finale.

Le figure di Eugene ed Arlene hanno molti punti in comune, entrambi con un’infanzia a dir poco terribile alle spalle, hanno reagito diversamente. Eugene ha fatto della sua vita una serie di eventi prestabiliti e regolari e si è istruito cercando di compensare, con l’intelletto, il suo handicap fisico. Arlene ha annegato i suoi problemi nell’alcol e nella ricerca di rifugio e certezze in altre persone: a pagarne il prezzo è stato Trevor, che vive con grande disagio le menzogne e l’alcolismo materno e la mancanza di una figura paterna.

Tuttavia Trevor è benedetto da un intuito e da un’intelligenza superiore e soprattutto da una grande generosità. I suoi discorsi mettono spesso alle strette gli “adulti” e la sua visione del mondo è totalmente disincantata. La sua rivoluzionaria idea, nata come progetto scolastico, è destinata a fare molta strada e a dimostrare che dopotutto gli uomini non sono così malvagi.

Nonostante le tematiche trattate rischiassero di fare cadere il film in un patetismo esasperato, il tutto risulta molto godibile, appassionante e ben scandito. Non lascia mai lo spettatore soddisfatto, il che è sempre un bene.

Voto:8/10

Pier Lorenzo Pisano
Marco Fiorillo

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