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domenica 9 ottobre 2011

Drive(2011)



Una scena notturna altamente adrenalinica,ritmata da una musica che batte come un cuore pulsante. Sin dall’inizio ”Drive” si mostra nelle sue caratteristiche principali: un uomo di cui non conosceremo nemmeno il nome, la sua macchina, poche regole precise e poche parole, un rapporto tra sguardi, inquadrature ed elementi sonori sorprendente (che ha conquistato Cannes!).

Quest’uomo (Ryan Gosling), guida durante le rapine, ed è il migliore nel suo campo.
Ci aspetta dunque un gangster movie on the road? Lo seguiremo durante i suoi spostamenti, da una rapina all’altra, osserveremo con quanta arguzia si rende irrintracciabile e lo compatiremo per la sua vita priva di contatti sociali?
No, perché dopo pochi minuti lo vediamo di giorno in uniforme da poliziotto.
E’ un geniale doppiogiochista?
No, e non è nemmeno un criminale, almeno non a tempo pieno: è uno stuntman di poche parole, che apparentemente non dà molto valore alla sua vita (esattamente 500 dollari in più, se durante la sequenza capovolge anche la macchina).

Alle prese con gli altri esseri umani concede rari, ma radiosi e sinceri sorrisi, sembra evitare il contatto umano e pare vivere in un mondo separato, il mondo di chi controlla completamente la sua vita o almeno è convinto di poterlo fare, così come la sua maestria al volante gli consente di fare quello che vuole in strada.
 E’ un personaggio magnetico, caratterizzato da una gestualità minima, capace di una violenza selvaggia ma anche di attimi di dolcezza, sebbene non lo lasci mai trasparire. Si troverà incastrato in una situazione più grande di lui, e vivrà l’esperienza più bella della sua vita, come ammette egli stesso: un’ embrionale relazione fatta di qualche parola, sguardi e silenzi più eloquenti, ma anche alcuni dei momenti più atroci della sua vita.

Non bisogna pensare che per i dialoghi ridotti all’osso e l’apparente pacatezza del personaggio il film sia lento. Quando si sta dentro una macchina i nostri capelli non si muovono nemmeno, ma intorno a noi il mondo scorre freneticamente: così il film presenta molte scene di pura tensione, un intreccio interessante anche se ad un certo punto prevedibile, e un grande attore protagonista.

Punti deboli del film, un certo cambio di registro verso la metà, con una decisa virata verso lo splatter che non tutti potrebbero apprezzare, l’evolversi prevedibile della vicenda, ed il personaggio stesso, che nonostante ci abbia conquistato ci fa sorgere il dubbio che non sia appositamente costruito per piacere al pubblico.

Da segnalare assolutamente l’ottima colonna sonora, perfettamente incastonata con le atmosfere, sempre in sintonia con la scena del momento, ed anche bella da ascoltare.
Un film che getta finalmente un pò d’acqua ghiacciata nell’inferno del cinema attuale. Poteva essere ancora di più, ma diventerà comunque un cult.

Voto: 7/10
Pier Lorenzo Pisano
Marco Fiorillo

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