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venerdì 4 novembre 2011

The Holding (2011)


Kierston Wareing: Cassie Naylor
Vincent Regan: Aden
David Bradley: Cooper
Skye Lourie: Hannah
Maisie Lloyd: Amy
Terry Stone: Karsten
Mark Cooper Harris: Mick
Jake Curran: Noah
Jarmod Cooke: Jed
Regia: Susan Jacobson
Sceneggiatura: James Dormer
Fotografia: Nic Lawson
Musica: James Edward Barker, Natalie Ann Holt

Tra le campagne inglesi vivono le tre ragazze Naylor, Cassie (Kierston Wareing) con le due figlie Hannah (Skye Lourie) e la piccola Amy (Maisie Lloyd). Cassie dimostra una forza incrollabile nel portare avanti la famiglia, gestendo la fattoria insieme all’amico Cooper (David Bradley), tra svariate difficoltà economiche e vicini piantagrane. Dietro tanta tenacia la donna nasconde una terribile verità: l’omicidio del marito Dean, reo di aver dimostrato carnali attenzioni nei confronti della figlia Hannah. Come ricompensa alle innumerevoli prove cui sono già state sottoposte, alle tre sembra che la fortuna voglia arridere, quando presenta sulla loro porta Aden (Vincent Regan), un vecchio amico di Dean che si propone come aiutante nella malmessa fattoria in cambio di vitto ed alloggio. Nonostante la fiducia primamente accordatagli, le ragazze Naylor scopriranno che la loro tempra deve essere sondata ancora una volta.
Thriller tutto britannico, “The Holding” è stato distribuito nelle sale inglesi il 9 Settembre di quest’anno senza fare tappa nei cinema italiani. Un rammarico equamente bilanciato dalla qualità del prodotto.
La pellicola prosegue con ritmo esageratamente compassato, quasi privo di emozioni per buona metà, delineando più i tratti del dramma familiare che del thriller. Leggeri sobbalzi narrativi non frastagliano la calma della prima parte, che la regista Susan Jacbson tenta di sconvolgere nell’ultima mezz’ora, fallendo sia per presa emotiva che per narrato. La storia appare scontata così come sono prevedibili i già limitati sobbalzi dello spettatore. Merita una menzione positiva la resa scenica dei ricordi di Cassie /Wareing, interessante come scelta e come realizzazione.
L’ennesima idea sprecata, dunque, nonostante la presenza di validi presupposti. Il quartetto principale, costituito dalle giovani Skye Laurie e Maisie Lloyd, dall’attrice britannica Kierston Wareing e da Vincent Regan, famoso per le sue parti in “Troy” e “300”, da vita ad un’interpretazione piatta, sufficiente, motivata anche ad una conduzione registica sicuramente discutibile. Le scene si susseguono sullo schermo quasi distaccate tra loro mentre l’attenzione passa dalle dinamiche familiari all’individuazione del “nemico”, in un ipotetico crescendo di tensione che rimane, purtroppo, semplicemente ipotetico.

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