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lunedì 14 novembre 2011

Lezioni di Cioccolato II (2011)


Lezioni di cioccolato 2
Titolo originale: Lezioni di cioccolato 2
Italia: 2011. Regia di: Alessio Maria Federici Genere: Commedia Durata: 103'
Interpreti: Luca Argentero, Hassani Shapi, Nabiha Akkari, Angela Finocchiaro, Vincenzo Salemme, Vito, Giorgia Surina, Barbara Folchitto
Sito web ufficiale: www.lezionidicioccolato2.it
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 11/11/2011
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Cioccolatoso
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Come nel 2007 il primo episodio di “Lezioni di Cioccolato” ha visto l’esordio alla regia di Claudio Cupellini, questo secondo episodio vede il debutto registico di Alessio Federici.
Due esordi un unico file rouge che li unisce: il cioccolato. In questa nuova avventura, le strade di Mattia e Kamal si sono divise, ma i problemi da affrontare non mancano a nessuno dei due.
Mattia si invaghisce di una ragazza egiziana, che vuole conquistare e chiede aiuto a Kamal.
L’uomo si presta a dare i suoi consigli, non sapendo che la ragazza in questione è sua figlia.
Lo spettatore ritrova Mattia e Kamal inventarsene, nuovamente, di tutti i colori pur di raggiungere il proprio obiettivo.
In questo nuovo incontro/scontro interculturale viene trattato un argomento non esplorato da “Lezioni di Cioccolato” - quello riguardante la concezione della donna e le tematiche ad essa relative, come il matrimonio e la libertà di fare le proprie scelte.
Lo sceneggiatore Fabio Bonifacci descrive quella che è oramai da considerarsi la normalità del vivere quotidiano anche in Italia, ovvero l’integrazione della seconda e terza generazione di immigrati nell’assetto sociale e culturale. È una realtà che ognuno di noi vive e nella quale si può trovare un confronto costruttivo.
Nawal, la figlia di Kamal, è una giovane immigrata di seconda generazione che vive divisa tra due culture, quella paterna - rigida e tradizionalista, e quella occidentale - diventata in poco più di cinquant’anni il suo opposto. Sia Mattia che Kamal, però, mostrano le stesse contraddizioni e ipocrisie riguardo questo tema, cercando di imporre a Nawal il rispettivo punto di vista senza tener conto di ciò che vuole lei.
Inoltre il personaggio di Osvaldo ci riporta indietro nel tempo, a pochi decenni fa, quando era il capofamiglia a decidere quale uomo la figlia dovesse sposare e il comportamento da tenere in qualsiasi circostanza si trovasse.
Le donne non potevano uscire da sole con un uomo, ma dovevano essere sempre accompagnate, per esempio.
Il tutto è condito con un linguaggio scanzonato, allegro e con un sapore di cioccolato che il regista vuol fare quasi sentire al pubblico.
Ci sono, in effetti, un paio di occasioni in cui i diversi protagonisti sollevano il cioccolatino invitandolo non solo a guardare, ma a volerlo far assaggiare. L’intento del regista e dello sceneggiatore è stato quello di realizzare un intreccio che catturasse l’interesse, come “Lezione di Cioccolato” ha fatto qualche anno prima, superando le aspettative della produzione.
A differenza del precedente, però, si è persa quella fragranza originale di cui il film era permeato fossilizzandosi, in questo secondo episodio, sulla promozione/esposizione del cioccolatino in questione.
Bisognava forse rimanere più sul tema lezioni di cioccolato, prendendo spunto dalla grande varietà di ricette a base di cioccolato e non solo di un determinato tipo.
Tuttavia le baruffe tra Luca Argentero e Hassani Shapi rimangono sempre molto divertenti.
Shapi diventa il vero mattatore del film, che strappa la risata ogni volta.

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