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venerdì 4 novembre 2011

Warrior (2011)


Tom Hardy: Tom Conlon
Joel Edgerton: Brandon Conlon
Nick Nolte: Paddy Conlon
Jennifer Morrison: Tess Conlon
Frank Grillo: Frank Campana
Noah Emmerich: Dan Taylor
Kevin Dunn: Joe Zito
Kurt Angle: Koba
Gavin O’Connor: JJ Riley
Regia: Gavin O’Connor
Soggetto: Gavin O’Connor, Cliff Dorfman
Sceneggiatura: Gavin O’Connor, Cliff Dorfman, Anthony Tambakis
Produzione: Gregory O’Connor
Fotografia: Masanobu Takayanagi
Musiche: Mark Isham
Scenografie: Dan Leigh

Dopo quattordici lunghi anni, l’ex marines Paddy Conlon (Nick Nolte) rincontra il figlio Tommy (Tom Hardy), scappato di casa con la madre morente, quando i suoi eccessi da alcolista erano oramai intollerabili. Mentre a Pittsburgh Paddy comincia ad allenare Tom, desideroso di riaccendere l’indole di lottatore sul ring di Sparta, un torneo internazionale di MMA (n.d.r. Mixed Martials Arts), a Philadelphia, Brandon Conlon (Joel Edgerton), primogenito di Paddy, professore di fisica di mattina e combattente di sera, tenta disperatamente di tenere a galla la famiglia, supportato dalla moglie Tess (Jennifer Morrison). Causa proprio la sua “seconda professione”, Brandon viene sospeso dall’insegnamento. Senza lavoro e con poco meno di tre mesi prima del pignoramento della propria abitazione, il professore decide di ricominciare a combattere, chiedendo l’aiuto dell’amico e allenatore Frank Campana (Frank Grillo). L’astio reciproco dei tre Conlon, sopito per anni da lontananza e silenzi, scoppierà nella gabbia di Atlantic City in un’esplosione di emozioni e ardore sportivo.
“Warrior”è il titolo della nuova pellicola di Gavin O’Connor. Un titolo che può facilmente trarre in inganno, preparando lo spettatore ad un film sulla semplice vicenda sportiva del combattimento. Ma i “guerrieri” di O’Connor combattono le proprie battaglie prima fuori dal ring. Due fratelli divisi nell’adolescenza da un padre ubriacone, sono diventati uomini lontani l’uno dall’altro, portando dentro di sé l’odio per quella separazione. Hanno intrapreso strade diverse, sono cresciuti in maniera diversa. L’uno, Tommy/Hardy ha cercato una nuova famiglia nei marines, l’altro, Brandon/Edgerton, ha creato una nuova famiglia. Senza famiglia è rimasto Paddy/Nolte, reo e disperato che cerca espiazione in un’improbabile riconciliazione col Signore e nell’ormai tarda astensione dall’alcol. Quattordici anni di muti rancori scoppiano nella violenza fisica delle Mixed Martials Arts, quando entrambi decidono di partecipare ad un importante torneo. A Tom non rimane che se stesso e combattere sembra essere l’unica cosa che gli riesca come al padre vale per l’allenamento. Brandon “combatte per il pane”, per dirla alla J. J. Braddock (n.d.r. Si tratta del pugile interpretato da Russel Crowe in “Cinderella Man”). Sono tre guerrieri, tre eroi moderni che fanno del perdono e della forza d’animo le loro armi.
Il riscatto emotivo del “Rocky” interpretato da Tommy, la tenacia alla “Braddock” di Brandon, la vicinanza ai fratelli Micky e Dicky (“The Fighter”), sono amalgamati con mano sapiente da Gavin O’Connor in una vicenda tutta nuova. Dramma familiare, prima di tutto, incorniciato da una coinvolgente vicenda emotiva, “Warrior” irrompe sullo schermo con un’incredibile forza emotiva. Le intense interpretazioni del trio protagonista, la veridicità con cui i loro personaggi vengono portati sulla scena, la miriade di parole che gridano con sguardi e gesti emozionano fino alle lacrime, mentre l’adrenalina del combattimento fa saltare dalla sedia ad ogni colpo. I toni cupi delle due periferie, la coinvolgente colonna sonora, i dialoghi ed i silenzi contribuiscono all’elevatissima qualità della pellicola.
Dopo anni di gavetta arrivano meritatamente al successo Tom Hardy e Joel Edgerton. Impressionante per l’estrema fisicità, Hardy cominciò la carriera appena terminati gli studi, partecipando alla seria della HBO “Band of Brothers” e a “Black Hawk Down sotto la direzione di Ridley Scott; a seguito dell’esordio cinematografico, Hardy passò a calcare i palchi teatrali ottenendo anche svariati riconoscimenti; l’impegno profuso ha portato all’ottima annata del 2010: oltre a “Warrior”, Hardy è stato scelto da Chris Nolan prima per recitare in “Inception” e poi nel terzo ed ultimo capitolo della sua reinterpretazione di Batman, in cui vestirà i panni del nemico Bane. Edgerton, da par sua, ha partecipato al secondo e terzo episodio della saga di “Star Wars”, nei panni di Owen Lars, collaborando sul set anche col fratello Nash, controfigura di Ewan Mc Gregor. Al loro fianco l’esperienza del vissuto Nick Nolte e l’ottima direzione di Gavin O’Connor: dopo il successo riscosso con “In cerca d’amore” (1999), e la fondazione, insieme al fratello produttore Gregory, della Final Cut Features, agenzia impegnata nel finanziamento di progetti di registi emergenti, O’Connor ha realizzato “Miracle”, film che narra la storia della squadra statunitense di hockey su ghiaccio del 1980, e “Pride and Glory”, vicenda poliziesca incentrata sulle vicende familiari dei protagonisti, quasi a voler preparare il terreno a “Warrior”, mistione di entrambi i momenti narrativi. La scelta del cast restante celebra il percorso intrapreso per i protagonisti, preferendo il talento al nome: Frank Grillo e Jennifer Morrison, perfettamente duttili dopo le varie partecipazioni a serie tv, Noah Emmerich e Kevin Dunn, familiare al pubblico per la sua partecipazione alla trilogia de “Transformers”. Non poteva mancare anche una vera componente sportiva, rappresentata dal wrestler Kurt Angle.
Un film intelligente e mai banale. Una storia forte, emozionante raccontata in modo straordinario. Un capolavoro dei tempi moderni.
VOTO 9/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

1 commento:

  1. alla fine ci hai messo veramente 9/10... :D che film!!!... sono contento che Lorenzo condivida

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