traduzione

venerdì 9 dicembre 2011

Cambio Vita (2011)


Ryan Reynolds: Mitch
Jason Bateman: Dave
Olivia Wilde: Sabrina
Leslie Mann: Jamie
Alan Arkin: padre di Mitch
Regia: David Dobkin
Sceneggiatura: Jon Lucas, Scott Moore
Fotografia: Eric Alan Edwards
Musiche: John Debney
Scenografie: Maher Ahmad

Dave (Jason Bateman) e Mitch (Ryan Reynolds) sono amici da sempre anche se hanno preso strade decisamente diverse: rampante avvocato in carriera e padre di famiglia, il primo, attore hard part-time e nullafacente a tempo pieno, il secondo. Dopo una serata trascorsa insieme, i due rivelano d’essere rispettivamente stanchi della propria vita: desiderano scambiarsi le parti e la mattina seguente il loro sogno è diventato realtà. Mitch si ritrova a gestire la fusione di due società miliardarie e gli affari di famiglia di Dave che, intanto, si divide tra le insolite amanti ed i set di film porno di Mitch. Quando sembra che ci abbiano preso gusto, il ricordo della vita “lasciata” si riaffaccia davanti agli occhi dei due amici.
Nel suo “Cambio Vita”, il regista David Dobkin affronta uno dei temi classici della commedia made in USA, lo scambio di personalità, strizzando l’occhio a pellicole come “Nei panni d’una bionda” e la più recente “Tale padre tale figlio”. Nell’affrontare il film, Dobkin sembrava essersi reso conto dell’estremo utilizzo del filone, ma così non accade. Se alla metà della pellicola illude tutti, dimostrando di voler far saltare tutte le convenzioni del caso, manca del coraggio necessario a portare a termine le sue scelte e il ripristino dei clichè suona stonato oltre che noioso. Probabilmente sarebbe stato meglio evitare questo tentativo di svecchiamento, almeno la pellicola non avrebbe mancato in coerenza.
Nonostante la limitata riuscita generale, Dobkin aveva comunque chiamato a raccolta un cast valido. Ryan Reynolds continua a sfruttare il più recente successo affiancandosi all’umorista Jason Bateman. Accanto alla coppia maschile, la bellissima Olivia Wilde e Leslie Mann, anch’essa volto noto delle commedie.
Una volta tanto, mantenere per tutta la durata del girato l’atmosfera classica della commedia avrebbe evitato la delusione delle aspettative del pubblico. Di certo, un finale diverso avrebbe arricchito una pellicola che, tutto sommato, non è da condannare in toto.
VOTO 5/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

Nessun commento:

Posta un commento