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sabato 17 dicembre 2011

Sherlock Holmes- Gioco di Ombre (2011)



Sherlock Holmes - Gioco di ombre
Titolo originale: Sherlock Holmes: A Game of Shadows
USA: 2011. Regia di: Guy Ritchie Genere: Azione Durata: 129'
Interpreti: Robert Downey Jr., Jude Law, Rachel McAdams, Kelly Reilly, Eddie Marsan, Geraldine James, Gilles Lellouche, William Houston, Affif Ben Badra, Jared Harris, Stephen Fry, Noomi Rapacen
Sito web ufficiale: www.sherlockholmes2.co.uk
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 16/12/2011
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Trascinante
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Il leggendario detective, scaturito dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, torna nuovamente sul grande schermo con il sequel “Sherlock Holmes – Gioco di ombre” in un’avventura molto più impegnativa e pericolosa della precedente.
Guy Ritchie dirige Robert Downey Jr, Jude Law e un nutrito cast che si sposa perfettamente con i vari personaggi, su una sceneggiatura dei coniugi Michele e Kieran Mulroney.

Sherlock Holmes è intenzionato a scovare e fermare il professor Moriarty, dimenticandosi completamente dell’imminente matrimonio del Dr. Watson. Holmes, anche questa volta, riesce a coinvolgerlo nelle sue indagini, che porteranno i due amici a svelare un complotto atto a creare disordini inimmaginabili. In questa nuova avventura fanno la loro comparsa alcuni personaggi che i lettori dei racconti originali di Conan Doyle conoscono bene.
Il professor Moriarty è il genio del male con il quale si scontrerà il nostro detective.
Entrambi nutrono sincera stima per l’intelletto dell’altro, sempre impegnati a neutralizzare le mosse dell’avversario.
Poi c’è Mycroft Holmes, fratello maggiore di Sherlock, dotato come lui, ma più pigro. Se nel primo episodio si è dato più spazio e tempo ad esplorare i due personaggi principali, qui si approfondisce meglio la loro amicizia e si dà ampio spazio all’azione, fatta di combattimenti corpo a corpo, rincorse contro il tempo, esplosioni e tanta ironia, servita ad hoc per rendere la storia entusiasmante.
I travestimenti di Holmes abbondano e sono uno più spiritoso dell’altro. L’intento del regista e della produzione è stato quello di creare “un giallo che alzasse la posta in gioco per Holmes”. Holmes e Watson sono spinti agli estremi, mettendo alla prova la loro amicizia. Quella venutasi a creare tra i due è un legame fraterno.
Per il detective Watson è l’unico vero amico che abbia mai avuto e Ritchie ha mantenuto lo spirito con cui Conan Doyle aveva descritto il loro rapporto nei suoi racconti.

La storia è ambientata a fine ottocento, periodo in cui si iniziavano a profilare grandi cambiamenti e sconvolgimenti mondiali.
Il regista è riuscito ad amalgamare bene le diverse situazioni, rendendo credibili le manovre sovversive di Moriarty.
Per quanto riguarda la figura di Sherlock Holmes e il suo modo di indagare è certamente diverso dai racconti originali.
Ritchie ha tolto quell’aspetto datato per fare conoscere alle nuove generazioni peculiarità diverse: ha recuperato la destrezza fisica del personaggio, ha optato per abiti molto comodi eliminando il mantello e la pipa ricurva, mantenendo l’ironia e l’aspetto ludico. Una delle sequenze più divertenti e trascinanti del film è quella in cui Holmes si deve spostare a cavallo, suo punto debole, e opta per un pony. Robert Downey Jr. è stato abile nell’alternare il serio dal faceto del suo personaggio. Il suo Sherlock Holmes è irresistibile sotto ogni punto di vista.

Per ciò che riguarda l’aspetto tecnico il lavoro fatto è notevole. Il direttore della fotografia Philippe Rousselot è riuscito egregiamente a conferire un’atmosfera diversa in ogni situazione in cui i nostri si vengono a trovare.
Quella descritta è una Londra misteriosa, dall’atmosfera rarefatta, senza dimenticare la villa lussuosa sulle Alpi Svizzere, ricoperta dalla neve e con una posizione a strapiombo, che conferisce fin dalla prima immagine una sensazione di pericolo, oltre che di spettacolare bellezza.
La colonna sonora è un altro aspetto predominante del film. Le musiche curate dal veterano Hans Zimmer (con una carriera trentennale alle spalle) hanno echi internazionali: da quelli che richiamano la cultura gitana alla musica classica.
Non vi è dubbio che lo Sherlock Holmes ideato da Guy Richie e da Robert Downey Jr (che ci ha messo del suo) è sicuramente unico, stravagante e pungente quanto basta. È ricco di fascino e divertente, e saprà appassionare.

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