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lunedì 6 febbraio 2012

Il Punto del Weekend


Se l’inizio dell’anno aveva portato tanta qualità, gennaio si conclude con un’esplosione di talento e fascino nelle sale cinematografiche. Andiamo a conoscere i protagonisti dell’ultimo weekend del mese.

I PROTAGONISTI
A sedici anni dall’uscita nelle sale del primo capitolo della saga, Tom Cruise ritorna a vestire i panni dell’agente segreto Ethan Hunt nell’ultimo “Mission Impossible- Protocollo Fantasma”. Questa volta, Hunt e gli ultimi agenti della IMF devono fare i  conti con un mandato d’arresto emesso a seguito della distruzione del Cremlino, durante una loro operazione: il governo americano riesce a proteggerli attivando il “protocollo fantasma”, dando a Hunt e compagni l’opportunità di affrontare il terrorista sovietico Kurt Hendricks. Dopo la spy-story di Brian de Palma, lo stile adrenalinico di John Woo e l’articolata trama di J.J. Abrams, le missioni impossibili passano nelle mani di Brad Bird, genio della Pixar (Premio Oscar per “Gli Incredibili” e “Ratatouille”), alla sua prima esperienza con attori in carne ed ossa: il cast, la presenza di Abrams, questa volta in veste di produttore, e il supporto digitale della Industriale Light&Magic gli hanno facilitato il lavoro.
Arriva sempre dagli States una delle pellicole protagoniste delle ultimissime nominations ai Golden Globe, “L’Arte dei Vincere”. Primo attore della vicenda è Brad Pitt, nei panni di una ex promessa del baseball professionistico, oramai impegnato come General Manager di una squadra di media classifica e di medie ambizioni: la sua voglia di vincere, però, cambierà radicalmente le sorti del team. Lungi dall’essere la classica vicenda sportiva “all’americana”, “L’Arte di Vincere” si rivela un racconto di vita emozionante e vivido, impreziosito dalla conduzione tecnica dell’entourage tutto e dalle ottime prestazioni attoriali. A dimostrarne la qualità ben sei candidature, tra cui la più ambita a Miglior Film.
Arriva, invece, dal Regno Unito “The Iron Lady”. La pellicola ripercorre la vita dell’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, dall’infanzia all’insediamento politico, fino ai giorni precedenti la Guerra delle Falkland. Nonostante l’impegno profuso e i nomi cui si associa, la pellicola piace ma non esageratamente: Meryl Streep caratterizza poco la sua Margaret ( non a caso la sua candidatura a Miglior Attrice Protagonista è una delle più discusse) mentre della conduzione di Phyllida Lloyd  merita menzione solo il punto di vista adottato, più personale e meno politico. Un compitino svolto bene ma nulla di più.
Ci spostiamo, poi, a Sarajevo da cui proviene “Il Sentiero”. Luna e Amar conducono una vita modesta, sono felici e cercano di avere un figlio ricorrendo all’inseminazione artificiale. Amar, però, perde il lavoro e si associa ad una comunità mussulmana che gli offre lavoro come insegnate d’informatica: le strade dei due innamorati si allontanano progressivamente. Il film è diretto da Jasmila Zbanic che, forte dell’Orso d’Oro vinto con “Il Segreto di Esma”, ritorna ad affrontare il tema femminilità&integrazione, focalizzando l’attenzione sui diversi trattamenti che caratterizzano Occidente e Oriente.
Infine, un made in Italy che continua la striscia positiva nostrana. “A.C.A.B.” racconta di Negro, Mazinga e Cobra, tre poliziotti antisommossa, tre compagni di lavoro e di vita chiamati ad intervenire laddove l’ordine e i codici lasciano spazio a scudo e manganello. Profondamente emozionante e realistico, e , soprattutto, lontano dai film d’azione alla poliziotti anni ’80, la storia, raccontata da Carlo Bonini su carta, prima, e da Stefano Sollima su celluloide, poi, è il racconto giornaliero di chi fa dell’equilibrio mentale l’unico modo per continuare a vivere, rimanendo protagonisti delle pagine più nere della cronaca nostrana. Sotto l’elmo, i volti di Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini, responsabili d’un’ottima prova, cui si aggiunge il giovane Domenico Diele.

LE SORPRESE
Piacevolissima sorpresa del fine settimana è Jonah Hill. Classe 1983 e di origini ebree, Hill ebbe la sua prima occasione durante gli anni degli studi, quando la sua amicizia con i figli di Dustin Hoffman gli diede la possibilità di partecipare a “I Love Huckabees- Le Strane Coincidenze della Vita”, suo debutto cinematografico nel 2004. Da allora ha continuato ad adoperarsi sia in vesti di attore che di sceneggiatore, fino alla sua interpretazione in “L’Arte di Vincere”: la candidatura a Miglior Attore non protagonista, ottenuta proprio affiancando Brad Pitt, altro non è che il risultato dell’equazione.

I FLOP E I TOP
Minor quantità e elevata qualità mettono seriamente in difficoltà quando c’è da stabilire chi è piaciuto di meno:
3°.    L’ultimo gradino lo occupa il senatore Tom Cruise. Fortemente criticato perché non più economicamente valido come un tempo, Cruise è costretto a rivestire i panni dello storico agente Ethan Hunt: per provare il suo valore deve lanciarsi personalmente dall’edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa, riconfermandosi uno dei migliori action-actor della piazza. Per accontentare tutti bisogna proprio fare i “salti mortali”.
2°.     Secondo tra i peggiori, Bennet Miller. Al regista di “L’arte di Vincere” va mosso un solo appunto, l’aver utilizzato così poco il talento caratterista di Philip Seymour- Hoffman, quasi assente al momento del montaggio finale.
1°.    Prima tra i cattivi, la veterana Meryl Streep. Dopo una vita splendidamente consegnata all’arte del Cinema, Meryl viene meno all’ultima uscita, proponendo una Margaret Thatcher scialba e scontata.
C’è l’imbarazzo della scelta, invece, nel segnalare i migliori di quest’ultimo weekend di Gennaio:
3°.    Medaglia di bronzo a Jasmila Zbanic. La bosniaca fondatrice dell’associazione artistica “Deblokada” fornisce nuovamente il proprio talentuoso apporto al Grande Schermo.
2°.    Più vicino alla vetta è l’italiano Stefano Sollima. Dopo i primi corti e l’esperienza da cameraman maturata in zone di guerra, il regista romano si da alla fiction all’italiana prima di approdare al lungometraggio proprio con “A.C.A.B.” nel 2012.
1°.    Medaglia d’oro al bello di Hollywood Brad Pitt. Conferma ciò che si dice per i vini, gli anni che passano per Brad valgono solo in esperienza e talento: restano  di “vecchio” solo le rughe, ma lui riesce a rendere belle anche quelle.

BOX OFFICE
Continua il dominio incontrastato della commedia italiana “Benvenuti al Nord”, ormai arrivata a quota 20.873.036€. Tra le nuove uscite, si piazzano in vetta il quarto episodio di “Mission Impossible” con 2.293.205€, “A.C.A.B.” che porta a casa 1.104.192€ e “The Iron Lady” a quota 841.439€. Amaro in bocca per “L’Arte di Vincere”: il misero bottino di 102.790€ non rende assolutamente giustizia ad una pellicola meravigliosa, apprezzata in tutto il Mondo.

Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano 

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