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lunedì 5 marzo 2012

Henry (2012)

Claudio Gioè: Silvresti
Carolina Crescentini: Nina
Pietro De Silva: Rocco
Paolo Sassanelli:Bellucci
Michele Riondino: Gianni

Regia: Alessandro Piva
Soggetto: Alessandro Piva
Sceneggiatura: Alessandro Piva







Il fallimento compiuto della vita di Rocco e quello in atto della vita di Gianni sono accomunati dallo stesso male, “Henry”, l’eroina di cui vengono riforniti dal pusher, Spillo. Rocco, in un momento di frustrazione dovuto all’astinenza e alle soffiate che sta facendo per conto della famiglia criminale di Civitavecchia, uccide Spillo e la madre: prendono il via i guai di Gianni, sorpreso sul luogo del delitto, e della sua fidanzata Nina, anch’essa tossicodipendente , e le indagini del commissario Silvestri e dell’ambiguo collega Bellucci.

La protagonista del terzo lungometraggio di Alessandro Piva è “Henry”: la sostanza è il vero motore della pellicola come della vita dei personaggi: persone normali e delinquenti professionisti, poliziotti non troppo puliti e stranieri con poche possibilità, abitanti di un sottobosco italiano sempre più folto e preoccupante. È la storia di una battaglia lunga contro un male fin troppo radicato e troppo spesso dimenticato: se la guerra è ancora lunga (purtroppo nella realtà oltre che sullo schermo), lo scontro è vinto dai “cattivi”: i malavitosi si riprendono la macchina sequestrata un anno prima, trasformandola in veicolo di potere e rivincita.
Se soggetto e resa tecnica non dispiacciono, è la sostanza a venire meno: la caratterizzazione a tratti molto stanca, la reiterazione di luoghi comuni fin troppo scontati, la leggerezza di scrittura e dialogo e, soprattutto, la scelta di far proseguire il racconto direttamente per bocca dei protagonisti (una sorta di “interrogatorio filmico” inizialmente confondibile col proseguire delle indagini), sono tutti elementi che non chiariscono la distribuzione nelle sale. Diviso in puntate e trasmesso su Canale 5, nessuno avrebbe avuto di che ridire.

A dirigere i lavori, Alessandro Piva. Terminati gli studi di fotografia, montaggio e sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia, lavorò come documentarista in Italia ed all’estero, fino al primo lungometraggio del 2000, “LaCapaGira”, cui ne segue solo un altro nel 2003, “Mio Cognato”, prima dell’ultimo “Henry”:  realizzato due anni or sono e presentato alla 28° edizione del Torino Film Festival, si aggiudicò il premio del pubblico al Miglior Film. Davanti alle telecamere, spiccano due beniamini del Piccolo Schermo, Claudio Gioè, meglio noto come Totò Riina de “Il Capo dei Capi”, e Paolo Sassanelli, Oscar Nobili per tutte e sette le serie del fortunatissimo “Un Medico in famiglia”, affiancati dalla bella Carolina Crescentini.

VOTO 5/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

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