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domenica 1 aprile 2012

The Raven (2012)

John Cusack: Edgar Allan Poe
Alice Eve: Emily Hamilton
Luke Evans: detective Emmet Fields
Brendan Gleeson: colonnello Hamilton
Kevin Mc Nally: Henry Maddux

Regia: James Mc Teigue
Sceneggiatura: Ben Livingston, Hannah Shakespeare
Fotografia: Danny Ruhlmann
Montaggio: Niven Howie
Effetti Speciali: Paul Stephenson, Szilvia Paros
Musiche: Lucas Vidal
Scenografie: Roger Ford

Baltimora, 1849. Le autorità rivengono i cadaveri di due donne, madre e figlia. All’arrivo sulla scena, il detective Fields collega la vicenda ad uno dei racconti di un intellettuale contemporaneo, Edgar Allan Poe. Squattrinato, alcolizzato e già famosissimo, Poe viene contattato dal detective in merito all’efferato crimine: dal quel momento, il sanguinario ammiratore di Poe inviterà il poeta ad una caccia all’uomo, coinvolgendo la bella Emily, suo unico amore.

A metà tra l’opera biografica e il thriller di derivazione letteraria, “The Raven” (dal titolo della celebre opera “Il Corvo”) si propone, senza riuscirvi fino in fondo, di rispettare entrambe le proprie anime, romanzando la figura di uno degli intellettuali più famosi ed apprezzati.
Poe venne trovato delirante per le strade di Baltimora il 3 Ottobre 1849 e morì quattro giorni dopo; durante la notte precedente alla sua morte chiamò più volte il nome Reynolds ma non sveliamo niente per tutti coloro che non hanno ancora visto il film. Prendendo le mosse dalle poche notizie relative alla dipartita del poeta, tutt’oggi ancora immotivata, il regista James Mc Teigue costruisce un thriller cruento e tenebroso come le migliori pagine dello scrittore, dividendosi tra lo humor nero e le sequenze movimentate alla Sherlock Holmes e le atmosfere cupe e nebbiose alla Burton e facendo sfoggio di ottima tecnica filmica, come preannunciato dal primo raccordo audio/visivo che dal finale del film ci riporta all’inizio della vicenda. La preannunciata caratterizzazione del poeta, “modernamente maledetto”, ed il finale fin troppo scontato, trovano il contrappeso dell’utilizzo filmico della figura di Poe, infilato in una storia che passa per molte delle sue storie.
L’anima biografica, caratterizzata dall’originale utilizzo non d’una ma di varie opere di Poe, riceve maggior attenzione e lo spettatore viene giustamente avvicinato all’intellettuale. Non si può dire lo stesso della fase puramente narrativa, interessante per buona del girato ma fin troppo flebile sul finire.

Cuori pulsanti del progetto, il regista ed il protagonista. Cineasta australiano, James Mc Teigue cominciò a lavorare come assistente di produzione, finendo al fianco dei Fratelli Wachowski durante le riprese della celeberrima trilogia “Matrix” e, poco dopo, a quello di George Lucas in “Star Wars II- L’attacco dei Cloni”; nel 2005 debuttò alla regia con “V per Vendetta”, divenuto un piccolo kolossal e un biglietto da visito carico di aspettative, aspettative non sempre rispettate a pieno nel proseguo della carriera (vedi “Invasion” e “Ninjia Assassin”). Il suo “doppio” in scena è John Cusack: attore e produttore statunitense d’origini irlandesi, veste i panni di Poe dopo essersi reso famoso soprattutto per le svariate interpretazioni “leggere” da commedia.

VOTO 6/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano   

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