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mercoledì 25 maggio 2011

The Fast and The Furious 5 (2011)


Vin Diesel: Dominic Toretto
Paul Walker: Brian O’Conner
Jordana Brewster: Mia Toretto
Dwayne Johnson: Agente Luke Hobbs
Elsa Pataly: Agente Elena Neves
Tyrese Gibson: Roman Pearce
Ludacris: Tej Parker
Sung Kang: Han Lue
Gal Gadot: Gisele Harabo
Matt Schulze: Vincent
Tego Calderon: Tego
Don Omar: Rico
Joaquim De Almeida: Herman Reyes
Eva Mendes: Agente Monica Fuentes
Produttore Esecutivo: Vin Diesel
Regia: Justin Lin
Soggetto: Chris Morgan
Sceneggiatura: Chris Morgan
Musiche: Brian Tyler

Il pranzo della domenica profuma tutta la casa. La famiglia si riunisce intorno allo stesso tavolo, festante e amorevole. Si ricordano i tempi passati, i vecchi attriti, si consolidano legami, se ne creano di nuovi, si accolgono i nuovi arrivati. Ecco a voi la grande “famiglia americana”, bagnata dal sole del barbecue. Peccato che l’album dei ricordi lo passino al telegiornale della sera.
Dom Toretto (Vin Diesel) viaggia verso l’ennesima prigione, quando il fedele compagno Brian O’Conner (Paul Walker) e la sorella Mia Toretto (Jordana Brewster) arrivano a tutto gas ad aiutarlo, lanciandosi in una fuga quanto meno disastrosa. I tre possono riunirsi, poco dopo, a Rio de Janeiro, dove ritrovano il comune amico Vincent (Matt Schulze), con il quale mettono in atto l’ennesimo colpo: questa volta si tratta di rubare delle macchine per il politico più influente della capitale, Herman Reyes. Le sue mani sono in pasta un po’ ovunque, come testimonia il vero obiettivo del furto: un cip contenuto in una delle automobili, in cui sono testimoniati e catalogati tutti i loschi interessi di Reyes. Toretto e compagni, scoperto il cip, si rendono conto di avere l’opportunità di chiudere in bellezza la criminosa carriera per poi ritirarsi nella clandestinità dell’estero. Ma per attingere dalle tasche dell’uomo più potente di Rio, serve mettere in piedi una squadra già rodata. Ecco, così, ritornare il buffone Roman (Tyrese Gibson), Teji (Ludacris), il nipponico Han (Sung Kang), la bella Gisele (Gal Gadot) e la coppia Tego (Tego Calderon)- Rico (Don Omar). Purtroppo, la nuova brigata deve ancora fare i conti, oltre che con le forze lecite ed illecite di Reyes, col mastino dell’ FBI Luke Hobbs (Dwayne “The Rock” Johnson), inviato a Rio col preciso compito di trovare e “fermare” Toretto e l’ex agente O’Conner.
Correva l’anno 2001 quando venne portato sul grande schermo il primo capitalo dell’ormai famosissima saga dei “Fast and Furious”. La pellicola nasceva come prodotto autonomo, rientrante in quella categoria d’intrattenimento più legata all’home video che alle sale cinematografiche. Eppure, il film diretto da Rob Cohen diede avvio ad un fenomeno inarrestabile. Dal primo al secondo capitolo, diretto da John Singleton, la vicenda si arricchisce della presenza dello scorbutico Roman Pierce/Tyrese Gibson e della bellissima Monica Fuentes/Eva Mendes che affiancano Brian in una nuova indagine sotto copertura, dopo quella che portò il giovane poliziotto nella casa di Dom Toretto, assente in questo frangente. Si passa al terzo capitolo, in cui ci spostiamo di location e conosciamo nuovi protagonisti: questa volta, il pilota è Sean Boswell/Lusac Black trasferitosi a Tokio causa la passione per la guida “rischiosa”. Ad un cambio così importante corrisponde il passaggio di consegne, da Singleton a Justin Lin. L’asiatico regista, al completamento di questo terzo atto, si impegna alla continuazione della serie, incidendovi la sua personalissima firma. Prende vita, così, il quarto capitolo, nel quale rincontriamo i signori della strada Toretto e O’Conner , impegnati in una nuova “indagine”, motivata, in particolar modo, dalla morte di Letty Ortiz/Michelle Rodriguez, storica fidanzata di Dom. Le vicende di questo “Solo parti originali” si concludono con l’arresto di Dom e con il salvataggio preannunciato e realizzato, “subito dopo”, nell’ultimo atto, ancora affidato a Lin. È in quest’ultima parte che si consuma il vero cambiamento della saga: abbandonato lo sporco mondo dei garage, regni del tuning, e il brivido delle sfide al nos, Toretto e Brian riuniscono la “grande famiglia”, che hanno costruito in 10 anni di avventura su strada, con cui preparano un’articolata quanto spericolata rapina che può valere la salvezza e la serenità per tutti loro, in special modo per Brian. La vicenda sembra richiamare troppo fedelmente un’altra saga di gran successo, incentrata sulle avventure di Danny Ocean e dei suoi undici, poi dodici ed infine tredici compagni, impegnati rispettivamente in tre complicate e mirabolanti rapine: la riunione della banda e le scene che vedono la preparazione del colpo, fanno sentire una vicinanza troppo accentuata e, soprattutto, lontana dal progetto originario dei “Fast and Furious”: Lin sembra volersi uniformare a quel filone da action- movie violento e caotico, alienando l’anima automobilistica che tanto aveva appassionato i fan. Al di là di questa scelta, più o meno condivisibile, la pellicola non chiarisce due dubbiosi ritorni ma di questo non sveliamo nulla.
Padre illegittimo del progetto, figlio naturale dell’inesauribile penna di Chris Morgan, il massiccio Vin Diesel ritorna ad impersonare le “canottiere” di Toretto, dimostrando quanto la linea di confine tra Vin e Dom sia alquanto sottile. Un altro veterano della saga è Paul Walker, che deve alla sua partecipazione a “Fast and Furious” il successo raggiunto durante la sua carriera. La coppia è affiancata, come detto in apertura, dalla variopinta famiglia che hanno messo su nel corso degli anni, cui si aggiungono Dwayne “The Rock” Johnson, l’unico a poter contrastare la prestanza fisica di Diesel, ed Elsa Pataly; particolare è la partecipazione del rapper Ludacris e di Tego Calderon e Don Omar che hanno partecipato alla realizzazione della colonna sonora degli ultimi due capitoli.
Il regista Lin raggiunge un altro grande successo di pubblico: solo in Italia, il film ha incassato ben 8.518.065 di euro, rimanendo al vertice della classifica dall’uscita, due settimane fa. I fan hanno ricevuto un ulteriore regalo: sono stati già informati della produzione di un ulteriore atto della saga, di cui informa lo stesso Vin Diesel nell’intervista registrata a seguito della presentazione romana. Alla domanda “si potrebbe girare un Fast and Furious a Roma?”, l’attore risponde: “Sarò onesto. Nell’ultimo giro promozionale a Roma nel 2009, mentre entravo a Roma dall’aeroporto, non potevo fare a meno di immaginare a come sarebbe stato avere Dom Toretto in una muscle car in corsa lungo l’Appia Antica. Quella strada è così unica, così perfetta per un film, sarebbe una scena eccezionale. Magari in futuro, porteremmo la serie anche lì!”
Che sia Rio o Roma, che si tratti di corse clandestine o di una rapina, prepariamoci alla prossima dose di adrenalina.
VOTO 4/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

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