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venerdì 24 giugno 2011

Libera uscita (film 2011)


Regia: Peter e Bobby Farrelly
Owen Wilson: Rick
Jason Sudeikis: Fred
Jenna Fischer: Maggie
Christina Applegate: Grace
Nicky Whelan: Leigh
Richard Jenkins: Coakley
Stephen Merchant: Gary
J.B. Smoove: Flats
Larry Joe Campbell: Hog-Head

Rick (Owen Wilson) sta sperimentando i limiti del matrimonio, il peso di dover accudire i figli, la noia del rapporto di coppia, la routine di tutti i giorni che non gli lascia tempo per l’intimità e per se stesso.

Insieme al suo amico Fred(Jason Sudeikis), anche lui ammogliato, fanno volare la mente pensando a quanto sarebbe bello poter vivere ancora una volta come quando erano single.
Per una serie di comiche circostanze sarà offerta loro la possibilità di vivere una settimana da single, senza implicazioni morali e pratiche sul loro rapporto con le mogli.

Il film basa la sua comicità su ritmi ben scanditi, sulla mimica facciale di Owen Wilson (circondato da un gruppo di amici scopiazzato da “Una notte da leoni” ma non altrettanto ben definito ed amalgamato), su situazioni e stati d’animo universalmente condivisibili e battute e comicità tipicamente americane.

È molto interessante vedere Owen Wilson recitare un ruolo molto diverso dal solito, il buon padre di famiglia, casa e lavoro, leggermente frustrato, impacciato ed “arrugginito” col gentil sesso. In effetti sia lui che gli altri personaggi sembrano passare da uno stereotipo all’altro, anzi rappresentano precisamente la gamma di tutti gli stereotipi riguardanti il matrimonio e la crisi di mezz’età.

Il film regala una scena estremamente divertente: l’ultimissima, che mi sento di segnalare. Ma a parte qualche battuta riuscita rimane un prodotto superficiale, abbastanza godibile, ha il pregio di non esagerare e di mantenersi abbastanza credibile(per tre quarti del film), insomma da guardare a cuor leggero e senza accampare pretese.

Una riflessione amara: questo film, una commediola americana, con un nome famoso, qualche sketch divertente, che presenta valori ottusi e materialisti e che è prevedibile all’inverosimile(a seconda di quanto sia abituato il palato del fruitore), è il futuro del cinema, che si prospetta difficile, tra blockbuster e film sempre più poveri di contenuti.
Voto: 4/10
Pier Lorenzo Pisano
Marco Fiorillo

2 commenti:

  1. Mah penso che sia un pò impietosa la critica..ora è sicuramente vero che i clichè sono decisamenete presenti ( la figura della baby sitter, il finale moraleggiante , etc ) , però tutto sommato io l'ho trovata esilarante ..il suo scopo a mio avviso era quello di far ridere e tutto sommato ci riesce nonostante non sia la quinta essenza dell'originalità ..del resto il filone è stato già ampiamente sfruttato .

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  2. Be mi sembra che andiamo daccordo.
    "un prodotto superficiale, abbastanza godibile[...]da guardare a cuor leggero e senza accampare pretese."

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