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venerdì 18 novembre 2011

The Twilight Saga: Breaking Dawn- Parte 1 (2011)


Kristen Stewart: Bella Swan Cullen
Robert Pattinson: Edward Cullen
Ashley Green: Alice Cullen
Jackson Rathbone: Jasper Hale
Nikki Reed: Rosalie Hale
Kellan Lutz: Emmet Cullen
Peter Pacinelli: Carlisle Cullen
Elizabeth Reaser: Esme Cullen
Taylor Lautner: Jacob Black
Dakota Fanning: Jane
Billy Burke: Charlie Swan
Maggie Grade: Irina
Regia: William Condon
Soggetto: Stephenie Meyers
Sceneggiatura: Melissa Rosenberg
Effetti Speciali: Alex Burdett
Musiche: Carter Burwell
Scenografie: Richard Sherman

Finalmente si porta a coronamento la storia d’amore tra l’umana Bella Swan (Kristen Stewart) e il vampiro Edward Cullen (Robert Pattinson). I due convolano a nozze tra parenti di entrambe le “specie” ed il licantropo Jacob (Taylor Lautner), innamorato di Bella ma rassegnatosi alla sua scelta. Gli sposi volano per la luna di miele alla volta del Brasile, dove si interromperà il sogno iniziato all’altare. Bella si scopre felicemente incinta mentre è molto preoccupato della gravidanza Edward, conscio dell’incompatibilità del feto con il corpo dell’umana amata. I due ritorneranno subito a casa Cullen per sottoporsi alle cure della famiglia di vampiri mentre Jacob tenterà di frenare la rabbia dei “fratelli” lupi, desiderosi di abbattere l’ibrido nascituro.
Se pensavate che il matrimonio dell’anno si fosse celebrato il 29 Aprile tra William e Kate non avevate ancora ricevuto l’invito di Edward e Bella per la cerimonia del 16 Novembre, data d’uscita della prima parte della riduzione del quarto ed ultimo episodio dell’omonimo romanzo di Stephenie Meyers, “Breaking Dawn”. Non parlano d’altro i fan della coppia sparsi in tutto il Mondo che vengono premiati dopo tre lungometraggi d’attesa: era il momento delle nozze, infatti, quello più atteso della saga cartacea e cinematografica, il punto d’arrivo d’una storia cominciata nel 2005 con la pubblicazione del primo romanzo. Ed è questa la vera forza di “Twilight”: il merito di aver traghettato, “nel bene e nel male”, una generazione di giovani, accaparrandosi la prima fila al fianco della gemella serie di riduzioni cinematografiche di “Harry Potter”.
La direzione dello statunitense Bill Condon assicura il primato tecnico di quest’ultimo “Breaking Dawn”, un primato che, si badi bene, vale solo in relazione agli altri film della quadrilogia. Il regista, costantemente affiancato dall’autrice, traghetta i tre giovani protagonisti, Bella, Edward e Jake, verso la maturità scolpendo il bozzolo adolescenziale in cui fin’ora erano stati avvolti e sostituendolo, sullo schermo, con una nuova veste horror. “E’ un grandioso melodramma hollywoodiano combinato con un horror molto intenso.” - ammette proprio Condon- “Questi due registri in teoria dovrebbero entrare in conflitto ma in realtà penso che si trasformino in una cosa davvero unica.”
Nonostante le difficoltà contrattuali, l’ultimo episodio è stato ripartito in due lungometraggi, per il piacere della Meyers: “E’ molto difficile scegliere le scene su cui devo insistere. Quando vengono a chiedermi consigli sono felice di darne. Mi impunto su pochissime cose, su quelle che mi sembrano così sbagliate che non si potrebbe fare in altro modo. È straordinario quante cose si diano per scontate in un film e quanto alcune siano difficili”. Qualche difficoltà, considerato il rating PG-13 scelto per la pellicola( n.d.r. vietato ai minori di 13 anni, non accompagnati dai genitori), l’ha comportata anche la “consumazione” del legame matrimoniale che pure doveva celebrare la maturità dei protagonisti.
Ritroviamo sul set i volti dei tre protagonisti, Robert Pattinson e Kristen Stewart, meglio noti ormai con i loro pseudonimi “meyeriani”, e Taylor Lautner, da poco impegnato nell’action movie “Abduction”, attorniati dalla “famiglia“ che li ha accompagnati fin’ora. La direzione passa, invece, da David Slade a Bill Condon responsabile anche dell’attesissima seconda parte di “Breaking Down”: a lui il compito di portare a compimento una delle saghe più seguite dei giorni nostri.
Quando un film (in questo caso una serie di film) diventa cassa di risonanza d’una generazione, ampliando i propri confini al di là del Grande Schermo, ogni giudizio va rimandato ai soli fan che di certo non si sono risparmiati nel manifestare il loro duraturo affetto.
6/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

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