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sabato 3 dicembre 2011

Midnight in Paris (2011)


Owen Wilson: Gil Pender
Rachel Mc Adams: Inez
Kathy Bates: Gertrude Stein
Adrien Brody: Salvador Dalì
Marion Cotillard: Adriana
Michael Sheen: Paul
Gad Elmaleh: Detective Tisserant
Kurt Fuller: John
Tom Hiddleston: Scott Fitzgerald
Alison Pill: Zelda Fitzgerald
Carla Bruni: guida del museo
Lea Seydoux: Gabrielle
Corey Stoll: Hemingway

Regia: Woody Allen
Soggetto: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Fotografia: Darius Khondji
Montaggio: Alisa Lep Selter
Musiche: Stephane Wrembel

Gil Pender (Owen Wilson) è uno sceneggiatore di Hollywood stanco della propria occupazione e alle prese col suo primo romanzo. Approfitta del viaggio di lavoro del padre della fidanzata, Inez (Rachel Mc Adams), per visitare l’amata Parigi, in cui spera di trovare l’ispirazione giusta per completare il manoscritto. Nella capitale francese, Gil troverà molto di più: datosi alle passeggiate notturne, a mezzanotte viene puntualmente raccolto da una vecchia automobile e portato nella Parigi degli anni ’20, il suo sogno, la sua evasione. In questo altro dove, in questo altro tempo, Gil conosce i coniugi Fitzgerald (Tom Hiddleston e Alison Pill), il suo idolo Hemingway (Corey Stoll), Gertrude Stein (Kathy Bates), che correggerà il suo romanzo, Picasso e la sua musa Adriana (Marion Cotillard). Con quest’ultima intreccerà una relazione che lo spingerà sempre più lontano dalla sua realtà, fino a quando saranno proprio le parole della Stein a dargli il coraggio proprio di un artista. Dal canto suo, Inez tenterà un altro tipo di evasione nel “mondo reale”, insieme all’amico Paul (Michael Sheen).
Dopo i più recenti alti e bassi cinematografici, Woody Allen ritorna con classe e maestria al Grande Schermo, con una pellicola deliziosamente “alleniana” dall’inizio alla fine. L’incipit è dei più personali, la celebrazione tutta strumentale di Parigi, di cui Allen già aveva fatto professione d’amore. Allo stesso modo confessa il proprio fascino per la città Gil/Wilson, aspirante romanziere: incapace di reagire ad un presente opprimente, l’artista si abbandona ad un’utopistica fuga dalla realtà, in un’era che egli riconosce come l’età dell’oro. Convinto di poter vivere per sempre nel suo sogno insieme all’amata Adriana/Cotillard, Gil deve ricredersi quando è proprio il sogno della donna a prendere forma: una carrozza trainata da cavalli li porta dagli agli ’20 alla fine dell’ ‘800, in quella Bell Epoque tanto desiderata da Adriana. È in quel momento che Allen dimostra chiaro il proprio messaggio, la felicità non sarà mai alla portata di colui che fugge dalla propria realtà senza affrontarla. La vera protagonista dello schermo è proprio la disperazione dei tempi moderni, trasmutata in fuga in onirici universi pronti a stancarci in favore di nuove visioni. È il viaggio dell’ “uomo” verso mete impossibili fino al ritorno al proprio reale: ciò che conta è come vi si ritorna. Una storia dall’incredibile forza narrativa e sottilmente umoristica, in cui si rispecchia perfettamente l’anima del regista statunitense che, proprio in questi giorni, festeggia il suo 71° compleanno.
Al di là dell’ottima conduzione dietro le telecamere, coadiuvata in qualità dalla direzione fotografica di Darius Khondj e dalle musiche di Stephane Wrembel, a dar vita a “Midnight in Paris” è un cast eccezionale. Su tutti, il protagonista Owen Wilson, distaccatosi per una volta dal “Frat Pack”( il gruppo di attori comici in cui milita al fianco del fratello Luke e degli amici Ben Stiller, Jack Black, Will Ferrell, Vince Vaughn e Steve Carrel) per concedersi una commedia più impegnata, riuscendo in un’interpretazione ottima e coerente. Se nel mondo reale viene affiancato da Rachel Mc Adams e Michael Sheen, amanti davanti e dietro le telecamere, ad accompagnarlo nel suo viaggio notturno sono la splendida Kathy Bates, reduce da “Il Mio Angolo di Paradiso” , il talentuoso Adrien Brody ,le bellezze francesi Marion Cotillard e Lea Seydoux, ed il giovane Tom Hiddleston, meglio noto al pubblico con lo pseudonimo di Loki. Inoltre, nel pieno rispetto dello spirito patriottico, Allen sceglie la First Lady francese Carla Bruni per un breve cameo, nei panni della guida turistica d’un museo.
Dopo più di mezzo secolo dedicato completamente al cinema da attore, sceneggiatore e regista, Woody Allen ci regala un’altra incredibile pellicola. Il tempo non sembra poter intervenire sul suo straordinario talento.
VOTO 8/10
Marco Fiorillo
Pier Lorenzo Pisano

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