Steven Seagal: Elijah Kane
William Stewart: Andre Mason
Sarah Lind: Sarah
Meghan Ory: Juliet
Warren Christie: Radner
Regia: Wayne Rose, Keoni Waxman,
Lauro Chartrand
Sceneggiatura:
Steven Seagal
Fotografia:
Nathan Wilson
Musiche: Carly Paradise
Scenografie: Andrew Deskin
Montaggio: Trevor Mirosh
Nella prima avventura, la SIU si trova a dare la caccia all’ennesimo
stupratore. Nel mirino ci finiscono due sospettati: Crasso e Mc Sweeney,
rispettivamente insegnate e preside d’una scuola privata. Crasso viene
arrestato dopo i sei stupri ed il più recente omicidio, grazie al particolare
impegno di Juliet (Meghan Ory), mentre Mc Sweeney viene arrestato a seguito del
ritrovamento di materiale pedopornografico sul suo computer.
In un secondo momento, gli uomini di Kane (Steven Seagal), devono
frapporsi al conflitto apertosi tra due membri della mafia russa, operante nel
contrabbando di diamanti: Grygor e Borislav.
Parallelamente, Kane deve fare i conti con una minaccia rivolta
direttamente alla sua persona, prima, e poi estesa anche ai suoi ragazzi. Sul
Capo della SIU pesa ancora una taglia molto sostanziosa, maturata durante gli
anni di militanza nell’esercito in territorio Medio Orientale.
Cambia la forma ma non la sostanza, in questo penultimo episodio. A
Seagal e Co. basta sostituire gli uomini della Yakuza con due russi boriosi e
lo stupratore delle maschere cinesi con il frustrato vendicativo, ed il gioco è
fatto. Peccato che il risultato rimanga sempre lo stesso.
Va segnalata, nonostante il carattere re iterativo anche di questa
segnalazione, l’interpretazione di Juliet/Ory durante il coinvolgimento diretto
alle indagini di stupro. Una magra consolazione, considerato che i pochi sforzi
del cast e dell’apparato tecnico continuino a trovare svogliatezza e poca
qualità tra i soggettivisti.
Marco
Fiorillo
Pier Lorenzo
Pisano
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